Cosa vedere a Marotta e dintorni: guida alla scoperta delle Marche

Due vacanze in una.

Il verde dell’entroterra e l’azzurro del mare.

Eccola Marotta di Mondolfo (PU), ex borgo di pescatori tra Pesaro e Urbino, oggi famosa per le sue spiagge tranquille, ben servite e poco affollate. Un borgo che è, insieme, tradizioni e semplicità e dove il passato “marinaro” che ancora si respira in ogni stradina del borgo.

Marotta Marche: le 3 cose da non perdere

1) I Garagoi e la Tratta

Marotta è la capitale mondiale dei garagoi, piccoli molluschi di mare che si pescano specialmente nella zona di Adriatico che va da Rimini ad Ancona.

Nel mese di aprile nel paese si tiene anche la Sagra dei Garagoi, durante la quale i pescatori, aiutati dalla massaie li cuocino secondo l’antica tradizione e li offorno agli abitanti e ai turisti.

E se si parla si tradizioni non possiamo non citare la Festa della Tratta, la rievocazione storica della pesca con tratta a mano (oggi vietata) che si tiene sulla spiaggia tra la fine di luglio e i primi di agosto.

Rievocazione storica ma anche festa con un tripudio di piatti tipici della tradizione culinaria locale, come i sardoncini scottadito.

2) Il lungomare dei mosaici

In principio fu il mosaico realizzato nella parete di Villa Valentina – Casa del turismo.

Racconta proprio la “doppia natura” di questo territorio: il sorgere del sole sul mare a Marotta, fino al tramonto in collina dietro al Castello di Mondolfo.

L’esperienza è piaciuta cosi tanto che si è pensato di mosaicare tutti i muretti del lungomare partendo dal simpatico Molo di Marotta, rendendo il lungomare unico nel suo genere.

3) Il Mare d’inverno… e Marotta è nelle note di Enrico Ruggeri

Eh già, la città del Mare d’Inverno cantata da Enrico Ruggeri è proprio Marotta!

Sarà perché qui il mare ha un suo meraviglioso fascino anche nei mesi invernali. O sarà perché quelle sfumature che vanno dal grigio al verde sono veramente irresistibili. In ogni caso, Marotta è una tappa da non perdere. In ogni stagione dell’anno.

Mondolfo, uno dei borghi più belli d’Italia

Passeggiare per le vie del Castello di Mondolfo significa riscoprire la storia, l’arte e la cultura di questo borgo arroccato nelle colline marchigiane.

Il Belvedere del Castello è una tappa irrinunciabile: da qui lo sguardo può spaziare in un attimo dal verde delle colline al mare, al Monte Conero. Da non perdere anche lo Sferisterio comunale “Agostinelli” dove si pratica il pallone col bracciale, l’antico gioco delle corti rinascimentali di cui Mondolfo è fra le capitali nazionali.

Santuario della Madonna delle Grotte di Mondolfo e la Valle dei Tufi

Il Santuario della Madonna delle Grotte a Mondolfo, con le sue facciate rinascimentali e gli interni barocchi, è da diversi anni meta di incessanti pellegrinaggi. Ma non solo… Qui inizia anche il percorso ecologico culturale de La Valle dei Tufi, a soli quattro chilometri dal mare.

La Valle dei Tufi è un’oasi di tranquillità immersa nel verde della campagna marchigiana.  Percorrendola in bici o a cavallo, passeggiarci da soli o con la famiglia è quanto di più rilassante possa esistere: significa vivere appieno la rigogliosa natura della nostra regione, tra filari di viti e lussureggianti oliveti, passaggi fra selve e boschi secolari.

Abbazia di S.Gervasio - Mondolfo

L’Abbazia di S.Gervasio di Bulgaria a Mondolfo è un piccolo gioiello incastonato tra il verde della campagna sulla riva sinistra del fiume Cesano.

È una delle più antiche, belle ed enigmatiche chiese della Provincia di Pesaro e Urbino, che accoglie il visitatore in un itinerario tra fede, storia, archeologia e arte tutto da scoprire. Meraviglioso il sarcofago ravennate del VI secolo, il più grande esistente nelle Marche custodito all’interno della suggestiva cripta.

Il Complesso Monumentale di Sant’Agostino

La chiesa monumentale di S. Agostino è un bellissimo esempio di architettura di provincia: un edificio imponente con un’unica ala sormontata da una magnifica volta a botte. Lungo le pareti si trovano dodici altari finemente scolpiti, intagliati, dorati, impreziositi nelle lesene da resti di pitture murali, che scandiscono la ritmicità della navata, conservando preziose opere dei più importanti artisti del Cinque-Seicento Marchigiano, da Presutti a Barocci, da Ridolfi a Guerrieri.

Senigallia: una bellezza “di velluto”

A 10 minuti di auto da Marotta, circa 15 Km verso sud, si trova Senigallia, una della località di mare più belle delle Marche. La sua Spiaggia di Velluto è famosa in tutto il mondo così come il Summer Jamboree, manifestazione anni ‘50 che si svolge in piena estate in cui tutta la città rivive quei mitici anni.

Da visitare: il palazzetto Baviera, la Rocca Roveresca (restaurata di recente), il palazzo del Duca, la Chiesa della Croce, i portici Ercolani.

Andar per arte: Pergola

Distanza da Marotta : 35 km

Fondata nel 1234, in un territorio abitato sin dalla preistoria e poi da umbri, etruschi, celti, romani, Pergola è una città d’arte. Il centro storico è ricco di testimonianze architettoniche, tipiche del medioevo, con costruzioni in pietra, case-torri, portali a sesto acuto e bassorilievi, oltre a numerosi e notevoli edifici religiosi, a conferma dell’importanza che la città ha ricoperto nel tempo. Assolutamente da visitare è il “Museo dei Bronzi Dorati e della Città di Pergola”.

Mondavio e la sua Rocca

Distanza da Marotta: 20km

La Rocca di Mondavio costituisce ancor oggi una delle più interessanti testimonianze dell’attività progettuale di Francesco di Giorgio Martini nelle Marche. Giunta fino a noi in ottimo stato di conservazione, venne costruita per Giovanni della Rovere assieme a quella della vicina Mondolfo, purtroppo rasa al suolo nella seconda metà del XIX secolo, e risale con ogni probabilità alla fase più tarda dell’attività progettuale dell’architetto senese, forse all’ultimo decennio del XV secolo.

La maestosa fortezza, immaginata nei Trattati di Francesco di Giorgio con disegno ancora più elaborato, si presenta oggi come un ordigno bellico dalla figuratività complessa, dominato dalla presenza del mastio con i suoi prospetti sfuggenti e spigoli affilati, cui si allacciano una massiccia torre e un torricino e, al di là di un ponte, il rivellino d’ingresso. Le forme sinuose dell’intero complesso fortificato, dalle alte muraglie a scarpa che svettano al di sopra di un largo fossato, si sarebbero ulteriormente accresciute se fosse stato edificato un’ulteriore torrione rotondeggiante, previsto sul versante occidentale e non realizzato.

Gli ambienti interni corrispondono in gran parte alle strutture originarie. Nel mastio, gli spazi residenziali si trovavano al livello superiore dell’edificio, con gli alloggi del castellano e l’accesso alle bocche da fuoco. Attualmente questi ambienti sono destinati a spazi espositivi e museali, tra cui una pregevole collezione di armature e strumenti di uso militare.

La Serenissima San Marino

Distanza da Marotta: 70 km

La Repubblica di San Marino è un piccolo stato situato all’interno della Repubblica Italiana, compresa tra le regioni Emilia-Romagna a nord a est e a sud-est (provincia di Rimini), e Marche, a ovest e a sud-ovest (provincia di Pesaro e Urbino).

San Marino è la più antica repubblica del mondo: essa divenne Repubblica nel 1600, mentre la comunità sammarinese è ancora più antica, risalendo, pare, al 301 d.C. La Repubblica dispone di un Museo di Stato che espone opere pregevoli e famose, prima fra tutte il “Polittico di San Marino” del pittore rinascimentale di scuola forlivese Francesco Menzocchi, già custodito nell’antica Pieve di San Marino. Sono inoltre esposte opere del Guercino, di Pompeo Batoni, di Elisabetta Sirani, di Stefano Galletti, di Michele Giambono, di Baccio Bandinelli, di Tiburzio Passerotti e di Bernardo Strozzi. Sono inoltre di interesse storico le tre celebri rocche che sorgono sui punti più alti del monte Titano.

Grotte di Frasassi: un viaggio nel cuore più suggestivo delle Marche

Distanza da Marotta: 75 km

Il complesso delle Grotte di Frasassi, all’interno dell’Appennino marchigiano, è uno dei percorsi sotterranei più grandiosi e affascinanti del mondo.

Un ambiente incontaminato, nascosto e bellissimo, fatto di spazi suggestivi e concrezioni trasparenti simili ad arabeschi di cristallo che si specchiano su fiabeschi laghetti.

Un luogo magico in cui la vita continua indisturbata da milioni di anni grazie al lavoro lento e costante delle gocce che continuano a scavare e costruire le loro bellissime architetture.

La lunghezza complessiva delle Grotte di Frasassi è stata stimata in 30 km e il suo ambiente più grande, l’Abisso Ancona, possiede un volume pari a circa 1.000.000 di metri cubi, con un’altezza di 240 metri, tanto che potrebbe ospitare addirittura il Duomo di Milano.

Le dimensioni delle concrezioni non sono da meno: basti citare i Giganti, le gigantesche stalagmiti alte 20 m dell’Abisso Ancona, o l’enorme stalagmite di 15 m che si erge al centro della Sala dell’Obelisco. Il fantastico mondo delle Grotte affascina inoltre con lo spettacolo delle Canne d’organo nel Canyon, con il magico scenario delle Candeline che si specchiano su un laghetto di acqua limpidissima e con tante Sale che si offrono al nostro sguardo lungo il suggestivo percorso.

Il Monte Conero: un monte dove si respira aria di salsedine

Distanza da Marotta: 50 km

Unico monte (572 metri) a picco sul mare da Trieste al Gargano, il Monte Conero è il cuore dell’omonimo Parco Regionale. Le sue bellezze vanno a braccetto con le città di Ancona e Camerano e con i centri turistici balneari di Sirolo e di Numana.

Il Parco, istituito nel 1987, ma gestito solo dal 1991, è un’oasi ambientalista che si estende per 5800 ettari di area protetta, con luoghi di grande suggestione: la Baia di Portonovo, la Spiaggia delle Due Sorelle, il Belvedere nord, Pian Grande, Pian dei Raggetti… 18 percorsi escursionistici che si snodano tra corbezzoli, ginestre, lecci, pini, nella magia della macchia mediterranea.

Numerose specie di uccelli presenti, alcuni dei quali rari, assieme ad una ricca presenza faunistica. Le tantissime piante che costituiscono la macchia mediterranea sono qui protette e rappresentano un terzo dell’intero patrimonio floristico delle Marche. Numerose le testimonianze d’arte: Santa Maria di Portonovo, San Pietro al Conero, l’Antiquarium sulla civiltà picena a Numana, insieme a specifici itinerari geologici di singolare interesse.

Gola del Furlo: l’escursione alla scoperta del Canyon delle Marche

Distanza da Marotta: 45 km

Posto al confine sud-ovest del Comune di Fossombrone si trova il massiccio del Furlo, a metà strada tra il mare e la catena appenninica.

Si tratta appunto della Gola del Furlo, una profonda e stretta spaccatura che separa il Monte Paganuccio (976 m) dal Monte Pietralata (888 m), caratterizzata da pareti quasi verticali incise nel calcare massiccio, sul fondo del quale scorre il Candigliano, affluente del Metauro; essa determina il confine amministrativo fra quattro Comuni della Provincia di Pesaro Urbino.

Il Candigliano si incunea vorticoso nella gola e nel punto più angusto della strettoia esso supera con una cascata un brusco dislivello di circa 10 m, dove poi è stata costruita una diga perfettamente visibile dalla strada che lo costeggia, la famosissima Via Flaminia.

Queste particolari caratteristiche della morfologia del luogo hanno reso la gola difficilmente praticabile e costituiscono un elemento di divisione in un punto di passaggio obbligato tra la vallata del Metauro e quella più interna del Burano, che introduce verso il favorevole passo della Scheggia e la vallata del Tevere.

Da qualche anno quest’area è stata dichiarata Riserva Naturale Statale per una superficie totale di 3.627 ettari e l’Ente Gestore che si occupa di essa è l’Amministrazione Provinciale di Pesaro e Urbino – Servizio Ambiente.

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